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(Rinnovabili.it) – Razionalizzare il procedimento autorizzativo degli impianti rinnovabili ai fini della tutela dell’ambiente e della cultura del territorio lucano. Con questa finalità nascono le Linee guida per il corretto inserimento nel paesaggio delle istallazioni rinnovabili con potenze inferiori a 1 MW. Secondo quanto riferito dall’assessore all’Ambiente ed Energia, Francesco Pietrantuono, la Giunta regionale ha approvato il documento depositato a dicembre 2016, completando in tale modo l’iter normativo avviato con la legge regionale n.30 del 2015.

 

“Le linee guida – spiega Pietrantuono – rappresentano un passaggio fondamentale anche per la redazione del Piano paesaggistico regionale e si inseriscono nel quadro dell’attività di copianificazione avviata con il ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e con il ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare”.

 

Il testo disciplina gli impianti di minieolico, vale a dire le centrali con una potenza nominale compresa tra i 60 kW e 1 MW, le relative opere di connessione e gli interventi di revamping. Le nuove norme interessano anche il corretto inserimento nel paesaggio degli impianti fotovoltaici, di qualunque taglia e tipologia, classificati per autoconsumo. Nella lista anche i sistemi per la produzione di energia elettrica da biomasse e il mini idro.

 

Come sottolineato dall’assessore, il provvedimento propone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: sostenere la riduzione dei consumi di energia, promuovere lo sviluppo delle energie rinnovabili sul territorio e definire adeguati standard di qualità ambientale e paesaggistica nello sviluppo delle energie rinnovabili.

 

“Risulta inoltre fondamentale, – ha continuato Pietrantuono – ai fini di una completa legittimazione delle stesse, l’armonizzazione con la sensibilità delle popolazioni interessate e per questo che i Comuni devono contribuire a consolidare quel quadro oggi più che necessario di maggiori certezze per chi vuole operare con serietà nel settore e sviluppare consapevolmente e responsabilmente progetti, in particolare quelli eolici, con la dovuta attenzione all’inserimento ambientale e paesaggistico”.

 

Ora i Comuni hanno 180 giorni di tempo per recepire nel propri piani urbanistici le linee guida anche con l’eventuale possibilità di integrarle e/o specificarle con ulteriori misure più restrittive. In assenza del loro recepimento trovano piena applicazione le disposizioni contenute provvedimento appena emanato dalla Giunta Regionale.